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Manifesto dei soci dell'Arca dei Folli |
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Il gruppo d’Arte “l’Arca dei folli”
è nato da un’iniziativa di Danilo Tomassetti e Annunzia Fumagalli,
alla fine del 1991. Sua prima sede la sala d’arte Ciak 2° del pittore
Rocco Spinelli. Del gruppo iniziale fanno parte anche Nazzareno
Tomassetti e la pittrice Antonella Spinelli.
Il nome è ispirato da un libro “L’elogio alla follia “ d’Erasmo da
Rotterdam, e da un quadro “La nave dei folli” di Bosch.
Gli artisti dell’Arca dei folli amano dare un contenuto culturale alle
loro mostre, cercando di sedurre l’interesse di coloro che sono
distanti dalle arti.
I folli organizzano manifestazioni nei luoghi più eterogenei possibili
dal bocciodromo di campagna, al chiostro o alla chiesa del trecento, o
al palazzo nobiliare, trasformandoli in un tempio delle arti, usando
materiali come fossero versi poetici a ricreare perdute atmosfere.
Immagine e Poesia
La poesia è sempre stata filo conduttore delle manifestazioni dei
folli, perché da poesia nasce il tema della mostra. Attraverso la
scrittura del verso poetico, intrecciato alle opere dei pittori,
evocato con la lettura e la rappresentazione il verso avvolge e fonde
nell’immaginario del fruitore il linguaggio dell’occhio e quello della
parola.
Immagine e Lirica
Con l’incontro con “la Cantina dell’Arte di Ripatransone”, nelle
manifestazioni dei folli entra la musica, inizialmente con concerti
per cembalo e violino, poi entra in scena la Lirica internazionale.
Inizia la collaborazione con i cantanti Ambra Vespasiani, Ettore nova
e con Gian Paolo Micio proietti, già direttore dello Sferistrio di
Macerata e procuratore di Monserrat Caballé.
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Da Gruppo d’Arte ad associazione
Nel 2001 l’arca dei folli diviene associazione culturale, in qualche
modo termina il movimentismo e ci si istituzionalizza. Il gruppo degli
artisti iniziali è sempre in nocciolo fondamentale dell’associazione,
ma i vari intrecci culturali con La cantina dell’Arte di Ripatransone
e l’incontro con il prof. Gian Paolo Micio Proietti, uno degli uomini
più importanti del teatro lirico internazionale, convincono gli
artisti movimentisti, che il loro messaggio non perderà di purezza, se
il gruppo diventerà associazione.
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